mercoledì 20 luglio 2011

Il deserto dell'obbedienza

Nel mondo non esiste un deserto più grande della nostra anima in cerca di Dio! Qual è la causa di questo deserto? Il peccato. Quale la sua risposta (la via di uscita)? Arrendersi all’Amore di Dio.
Non sopporto il deserto perché non sopporto il chiasso della mia mente, il frastuono dei desideri, il rumore delle passioni, il languore dei sogni irrealizzabili … allora forse è per questo che amo vivere in città perché il chiasso dei claxon, degli spazzini di notte, della gente, delle musiche psichedeliche mi allontanano da me stessa, da quel silenzio assordante che devasta la mia anima! Ci credo che quel poveretto nel Vangelo sia dovuto salire su un albero molto alto (un sicomoro) per poter vedere una via d’uscita! Alla fine il chiasso della città con la sua illusione di portarti via non funziona più … due sono le possibilità (sono un po’ estremista) : o ti dai alla droga e all’alcol e ai vizi o ritorni in te stesso affrontando il deserto.
Ma perché il deserto ci fa tanta paura? Perché non c’è acqua, non c’è cibo, fa caldo di giorno e poi, la sera fa molto freddo; non c’è corrente elettrica, non c’è il telefono, non c’è internet! Insomma non c’è niente. In realtà c’è solo una persona: te stesso. Credo ci sia anche un’altra paura più grande: quella di morire senza essere ritrovati da nessuno … nessuno ci cercherebbe in un deserto perché avrebbe paura di morire anche lui!  Se fosse così si diventerebbe pazzi in poco tempo.  Per un po’ la nostra vita da convertiti è un entrare e uscire dal deserto perché abbiamo bisogno del gusto ma mano a mano sentiamo un bisogno più grande: quello di trovare la verità. Se ci facciamo caso quando ci capita qualcosa in cui non troviamo la verità improvvisamente crolliamo … detta così non è facile capire ciò di cui sto parlando allora farò un esempio. Mettiamo caso che il superiore dica ad un monaco di fare una cosa che non ha senso, che lo fa soffrire e che gli impone di lasciare un incarico importante non tanto per lui ma per le anime che incontra. Dov’è la verità in tutto questo? Sicuramente mi rispondereste che la verità è nell’obbedienza al superiore a meno che il superiore non mi imponga di andare contro il Vangelo! Ma, miei cari, l’obbedienza spicciola, in questo caso, diventa un puro atto ascetico che prima o poi ci farà crollare! Abbiamo bisogno della verità! Non serve sentirsi dire che a Cristo non gli serve nulla di ciò che abbiamo fatto con fatica!  Inoltre  acquieta appena il pensiero evangelico del servo inutile! Se una persona pensasse di essere inutile allora non farebbe niente non credete? Direbbe tra sé : “chi me lo fa fare tanto non serve a niente, tanto sono un servo inutile!”. Certo qui bisogna specificare meglio questa saggia parola evangelica che ci invita soprattutto a non essere attaccati alle posizioni sociali, ai lavori importanti ecc. L’uomo infatti ha una capacità unitiva che lo spinge appunto ad unirsi alle cose, alle persone ad un ideale, a Dio. L’uomo spirituale cerca quest’ultima unione ma deve fare i conti con se stesso, con il proprio deserto interiore! Usando un termine improprio potremo dire che siamo disgregati in noi stessi a causa del peccato e che quindi non siamo capaci di vivere in equilibrio: anche un filo di aria fredda ci può turbare! Se ci uniamo alle cose del mondo  diventeremo schiavi di esse, se ci uniamo ad una persona diventeremo schiavi della persona, se ci uniamo a Dio diventiamo suoi amici (Vangelo non vi ho chiamato schiavi ma amici), anzi, in virtù del battesimo diventiamo Suoi figli! La differenza è abissale …  Paradossalmente unirsi a Dio sembra la misura più umana per poter  trovare un equilibrio in noi stessi.
L’obbedienza non può trasformarsi in un esclusivo atto ascetico perché si poggerebbe solo sull’intelletto e sulla volontà! “Il superiore è buono, vuole il bene per me quindi mi dice di fare solo cose buone che piacciono a Cristo insomma: lo seguo!”  quanto può durare? Mi viene in mente un fraticello che dopo aver abbandonato tutto per seguire S. Francesco cominciò a perdere colpi: da più giorni Francesco si era accorto che quel suo fratello stava male e aspettava di poter parlare con lui. Un giorno il fraticello andò da Francesco e tutto triste in volto gli disse che aveva faticato tantissimo, che si adoperava ogni giorno per gli altri, che cercava di lavorare ogni giorno con sempre maggior solerzia ma che si sentiva triste, non capiva il senso del suo agire … in pratica era crollato! Francesco gli sorrise e gli fece capire che ogni nostra azione non deve essere guidata da regole umane ma da una regola fondamentale e cioè l’Amore. Non importa ciò che si fa ma importa l’Amore con cui compi l’azione … l’azione infatti si perde nel tempo ma l’Amore riamane in eterno e se l’uomo è capace anche di dimenticare l’amore, Dio non lo dimentica mai!
Insomma praticamente il dialogo con le persone divine diventa la fonte principale da cui trarre il senso, la verità in tutto ciò che facciamo ogni giorno e questo dialogo avviene principalmente nel deserto! Il senso non te lo può dare il mondo e neanche il superiore anche se santissimo ai nostri occhi! Il senso te lo può dare solo Dio. E quando Dio non si fa sentire? Insomma mi trovo a fare una cosa che non capisco perché me l’ha chiesta il superiore e quindi devo obbedire … chiedo consiglio a Cristo ma non mi risponde … cosa devo fare? Se non trovo la verità in ciò che faccio come posso sostenere il peso di questa obbedienza? Senza una verità ultima condivisa, l’obbedienza diventa un macigno insostenibile! Cosa faccio? Per prima cosa scrollati di dosso il macigno, non lo devi portare tu ma Cristo! Vai da Gesù e digli semplicemente: “mi hanno dato questo ma per me è troppo pesante: aiutami Tu!”. Seconda cosa: non cercare di trovare una risposta intellettualmente: ti sfiancheresti! Ok, allora cosa faccio? Segui il superiore, bussa alla porta fin quando Cristo ti aprirà e riposati nel pensiero che la Verità, prima o poi, uscirà fuori. Non siamo noi a stabilire i tempi in cui Dio può farci capire la verità, né dobbiamo desiderare di trovarla velocemente e dirò qualcosa in più: non dovremo desiderare neanche di vederla! Abbiamo fede nella Verità? Allora la Verità entrerà nella nostra piccola storia anche se noi saremo già morti da anni! L’importante non è avere la soddisfazione di avere ragione ma di vedere che la Verità venga alla luce nel cuore degli uomini anche se questa Verità sia contraria al nostro minuscolo pensiero! Cristo ha vinto il mondo, ha vinto il nostro superiore e ha vinto noi! Cristo è Re, è un vincente e vince anche ogni giorno attraverso il nostro “SI” al superiore. Facciamo esperienza di Dio e ricreiamoci nella certezza del suo Amore per noi: questo Amore è l’unica verità degna di essere seguita, amata, adorata e contemplata. L’Amore ci libererà da tutti i legami che conducono  alla schiavitù e ci libererà da noi stessi! Questa non è più una speranza ma una certezza! Sull’Amore si fonda la fede, sull’Amore si fonda la speranza, la carità, la povertà , la castità e l’obbedienza! Se distogliamo il nostro sguardo, il nostro intelletto, la nostra volontà  dall’Amore, allora tutto quello che faremo rimarrà un atto sterile, un sacrificio vano, inutile, un’ascesi direi stoica e senza senso.
In definitiva quel deserto, di cui inizialmente avevamo paura, è l’unico luogo in cui è possibile un dialogo autentico e intimo con Dio. Una volta tolto il peso dell’obbedienza, il peso dei nostri pensieri, dei nostri perché, della nostra ribellione, dei sensi di colpa, della vergogna per aver pensato male del superiore … insomma, una volta tolto tutto, cosa rimane? Il silenzio, resti solo con Dio solo, un Dio che fino a quel momento cercavo ma che non vedevo perché ero troppo impegnato a guardare i miei pensieri! Eccolo lì, c’è sempre stato eppure io non lo vedevo … “venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi ed Io vi ristorerò il mio gioco infatti è dolce e il mio carico leggero” . Dopo aver fatto questa esperienza cosa mi importa del mondo, di ciò che devo fare o di chi più ne ha più ne metta? Rimani assorbito in Dio tanto che ti dimentichi di te stesso, dei tuoi sogni, dei tuoi desideri, di tutto! A questo punto chi ti può fermare? Nessuno! Farai tutto con Amore e per Amore di Lui e se qualche pensiero ti dovesse affiorare lo farai tacere dicendo che la Verità è il fine ultimo della vita, che la Verità metterà il punto su ogni cosa, che la Verità ha già vinto e che tu non ti devi occupare di dimostrarlo perché la Verità si dimostra da sola, ha la sua forza in se stessa. Pace, pace,  pace solo così saremo uomini di pace, solo così saremo miti ed erediteremo la terra, solo così saremo capaci di vivere le beatitudini. La nostra casa sarà pacificata e rimarrà tale in eterno.
L’unica verità  che rende umano il nostro vivere sulla terra è essere soli con Dio solo.

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