martedì 25 dicembre 2012

memoriale...

c'è un non so che toglie il fiato quando si celebra la nascita di Gesù e si partecipa alla Santa Messa....la gioia incontenibile della nascita che fa scendere il Cielo sulla terra,  la dolorosa esperienza della croce e la gloriosa resurrezione...un sacerdote raccontò di un bambino che fece un disegno particolare: gli venne chiesto di disegnare Gesù Bambino e lui lo disegnò sulla croce! Quando gli chiesero il perchè, lui rispose candidamente: "perchè Gesù è nato sulla croce!"...non ci sono commenti che reggono...pensate alle icone in cui si vede Gesù Bambino dentro una bara! Insomma la gioia più intensa si accompagna ad una lama tagliente...Maria teneva per sè questi sentimenti e li nascondeva nel segreto del cuore per condividerli con Dio solo...il mondo non l'avrebbe capita...sono più di 2000 anni che non la capiamo! Povera Santa Madre nostra! Anche oggi ci offre Gesù ma noi non abbiamo niente se non l'orgoglio, l'egoismo e la superbia...non abbiamo una coperta per riscaldare Gesù...siamo freddi, anzi peggio: pensiamo di avere tutto, di poter riscaldare e invece mentiamo a noi stessi! Pazienza...mio Gesù...abbi pietà...ti porto la mia miseria, le mie lacrime e il desiderio di non voler offenderti più con i miei peccati...altro non ho per amarti. Non sono capace di adorarti come Dio e non oso neanche avvicinarmi troppo (dovessi prendere altro freddo!) però mi accosto silenziosa alla tua grotta e ascolto la Vergine che canta una ninna nanna...e mi addormento con Te. Quel canto così dolce mi fa sperare che la Grazia possa trasformare anche il mio cuore...
Madre Santa dai un bacio al Tuo Agnellino da parte mia...e perdona, perdona ancora...

giovedì 6 dicembre 2012

La mangiatoia degli eroi scomodi


Fior di teologi e mistici hanno parlato della mangiatoia/grotta/capanna (chi più ne ha più ne metta!) in cui è nato Gesù…ultimamente anche il Papa ha detto la sua scrivendo che non c’erano il bue e l’asinello! Insomma l’unica cosa certa è che Gesù è nato e che faceva freddo, molto freddo! Non si è certi neanche della data del 25 dicembre…anzi se uno prova a dire ad un teologo qualsiasi che Gesù è nato il 25 dicembre, si rischia di essere considerati degli ignoranti! Ma a noi queste cose non interessano poi tanto.
Gesù è nato! e l’evento è considerato, sia dagli atei che dai credenti, talmente importante che ancora oggi ci riferiamo alle date storiche dicendo “prima di Cristo (a.C.) o dopo Cristo (d.C)”…l’anno in cui è nato Gesù è l’anno “0”. Gesù, Dio, incarnandosi, entra nel tempo e nello spazio…quello “0” indica un evento senza precedenti, un inizio di qualcosa di straordinario che chiude un ciclo e ne fa nascere un altro… un evento che toglie il fiato!
Avete presente quando siete colti dallo stupore? Sentiamo un tocco al cuore e poi tutto in noi si fa silente…se potesse, si fermerebbe anche il cuore per non disturbare quell’attimo! Tutto tace in quella notte…chi parla sono gli Angeli. Lo stupore dei presenti è tale che ogni gesto si ascrive in un atto “liturgico”…e il cuore adora in silenzio…c’è stato dato un figlio…il Figlio di Dio…
Dio permette che Suo Figlio nasca in una mangiatoia (a me piace pensare alla mangiatoia) vuota, fredda e oscura… come mi diceva la persona che mi dirige spiritualmente, quella mangiatoia siamo noi ma spesso la riempiamo di tante cose inutili. Riempiamo questa mangiatoia con le passioni, gli attaccamenti, con gli idoli ma anche con cose belle che però non servono perché Dio ha scelto di nascere in un posto vuoto. Accumuliamo di tutto, anche delle buone azioni che compiamo pensando di renderci più belli/idonei/degni…ma a Dio non importa. Questo non vuol dire che non dobbiamo compiere il bene ma solamente che non dobbiamo ricordare di averlo compiuto (non sappia la tua destra ciò che fa la tua sinistra) perché tutto il bene viene da Dio. Ci sono dei momenti, vi auguro di provarli, in cui ci sentiamo veramente belli perché Cristo abita in noi: è Lui la nostra bellezza! Per quante opere sante possiamo compiere per Grazia, nessuna sarà mai bella quanto Dio stesso che abita in noi. Per quanto cercheremo di rendere più bella e confortevole la nostra mangiatoia, non riusciremo mai a darle quello splendore, quella purezza, quella pienezza che solo Dio può donarle. Gesù è nato nel vuoto per riempirlo. Gesù è nato nel buio per portare la luce! Il buio rappresenta “i nostri luoghi” nascosti, le ferite dimenticate o di cui non desideriamo parlare, le nostre cattive abitudini che ci teniamo per noi (gli altri ci devono vedere perfetti oppure delle grandi miserie…ma le miserie da mostrare le scegliamo noi!)…ci dimentichiamo che non esiste un luogo, un nostro pensiero che sia sconosciuto a Dio (sia in noi che fuori di noi!). Gesù conosce tutte le nostre “brutture” ma ci ama talmente tanto che, per non avvilirci con un giudizio, a scelto di dare la vita affinché noi fossimo incoraggiati ad andare da Lui per farci guarire. [invece di giudicare un fratello scegliamo anche noi di salire sulla croce! Diventeremo impopolari, pochi capiranno, resteremo soli e soffriremo fino a morire per questo…saremo costretti a chiedere a Dio ogni giorno una ragione per vivere ancora…ma saremo liberi e troveremo la pace e la gioia nella verità dell’Amore crocifisso. Tutto serve per la salvezza delle anime! Evviva Dio! Il Padre sarà con noi e avremo sempre il Suo calore].  Siamo onesti con noi stessi, con Dio e con chi ci dirige perché nel Vangelo è scritto che non c’è niente di nascosto che un giorno non sarà svelato…meglio che questo avvenga presto altrimenti perderemo tempo, anni inutilmente e soprattutto non saremo felici. Mostrarci a Dio per quello che siamo e supplicarlo affinché ci guarisca, significa volersi bene, significa credere in Dio, significa amare il prossimo, significa essere degli eroi scomodi con se stessi e con gli altri [morire a se stessi richiede tanta grazia, eroismo e un amore profondo].

Faceva freddo in quella notte beata e Gesù bambino piange…piange: perché tutti i bambini appena nati piangono; piange: per il cuore chiuso e freddo degli uomini; piange: perché sa che pochi cuori lo accoglieranno; piange: perché sente freddo…eppure sceglie di nascere in questo freddo. Gesù bambino piange ma non è solo…ha un conforto: Maria e Giuseppe. La Mamma lo seguirà fino alla fine. Nella mangiatoia ci sono 3 persone e quindi ci tocca fare più spazio in noi…se poi pensiamo alla moltitudine di Angeli e ai pastori, troppo abbiamo da sgombrare! È come fare un trasloco! Approfittiamo di questo tempo di Avvento per togliere di mezzo tutto, fino a rimanere vuoti con la certezza che saremo presto riempiti dal Signore…solo Lui conta, solo Lui rende bella la casa…solo Lui ci fa belli, ci rende felici e ricolmi di pace.

mercoledì 5 dicembre 2012

lezioncine

Sapete ho riletto da poco il libricino sulla testimonianza di Catalina. Catalina ha avuto la Grazia di vedere cosa accade durante la Santa Messa...se vi incuriosisce cercate sul web! Durante l'offertorio la Madonna dice a Catalina che quello è il momento in cui possiamo offrire la nostra giornata, ma soprattutto offrire noi stessi a Dio. Cosa ho fatto? Ho cercato di mettere in pratica questo insegnamento e durante l'offertorio ho offerto la mia vita a Cristo...però quanto timore! Certo dipende dagli attaccamenti, dipende dalla mancanza di fede...insomma ho detto a Gesù: "ti offro la mia vita..in realtà non so cosa significhi veramente e non so cosa mi comporterà però la offro lo stesso...ma aiutami". Con Dio bisogna essere schietti! Per giorni mi sono chiesta come si può offrire la vita a Cristo e la risposta è arrivata oggi, durante il momento dell'Eucarestia...la risposta è stata questa: si impara a offrire la propria vita offrendola. Non potete immaginare la gioia che avevo dentro il cuore! Improvvisamente sono stata presa da un pensiero: "che bello! ogni giorno posso offrire la mia vita a Cristo!"...mi sono emozionata. Mentre camminavo meditavo sul fatto di applicare questa lezione anche per quanto riguarda la fiducia. Purtroppo non tutti riescono ad affidarsi a Dio con semplicità e questo forse perchè nel passato, abbiamo subito delle situazioni che ci hanno portato ad avere un atteggiamento insicuro verso le persone di riferimento più importanti. Se non abbiamo mai vissuto la fiducia come possiamo fidarci di Dio? Vi dico la mia esperienza...di altri non so...io ho iniziato a pregare il Rosario tutti i giorni chiedendo il dono della fiducia, man mano che vado avanti, tutto ciò che mi capita mi costringe a fare atti di fiducia e ad abbandonarmi a Dio. Ogni volta che mi rivolgo al Signore dicendogli che mi fido di Lui, Dio interviene: si occupa prima di me (fa tornare la pace nel cuore) e poi delle persone per cui chiedo aiuto. Chi non ha fiducia negli altri difficilmente ha fiducia in se stesso, Dio lo sa e quindi si occupa prima della sua creatura per infondergli fiducia...sembra dirci: "tu sei importante per me!" e poi, cioè subito, anche degli altri. Non so come spiegarmi però in questi momenti senti di valere qualche cosa perchè Dio ti ama e ti mostra il Suo amore ascoltandoti e rispondendo prontamente alle necessità (risponde sempre ma non sempre come vogliamo noi...qui serve un nuovo atto di fede: "Tu sai... Io non so...mi fido di Te...aiutami ad accettare la Tua volontà perchè io credo che Tu mi ami e che desideri il mio bene!").
Mentre passeggiavo per i Fori Imperiali, verso il Colosseo, mi è venuto un altro pensiero: "Signore grazie per queste lezioni...Tu mi stai aiutando tanto...però aiutami a non cadere nel tranello del maligno e fa che possa offrire me stessa con fiducia e timore...ho paura infatti di arrivare un giorno a offrire la mia vita solo perchè tanto so che non mi verrà chiesto niente di speciale, cioè di affidarmi perchè tanto non mi succede niente" ma il Signore ha risposto anche a questo: "quella non è fede"e poi ho capito che fino a quando sarò guidata dal santo timore di Dio devo stare tranquilla.
Quando offriamo la nostra vita a Cristo dobbiamo essere consapevoli che ci può capitare di tutto (Gesù lo dice chiaramente agli apostoli di ieri, di oggi e di domani)  ma che non siamo mai soli, che non ci sarà mai chiesto qualcosa che va oltre le nostre possibilità (pensate che non dovremo neanche cercare le parole giuste da dire perchè ce le ispirerà lo Spirito Santo!) e che poi c'è sempre un Padre Santo e Buono pronto a prendere fra le braccia le Sue creature.
Quando facciamo esperienza concreta di Dio ti vien voglia di dire: "che bello essere cristiani!". Stare con Dio, vivere alla Sua presenza, ci infonde una gioia e una pace senza limiti. Questo converte le anime più di 10000 discorsi sulla fede.

domenica 2 dicembre 2012

un appunto...

Scrivo giusto un appunto...quello che mi è venuto in mente questa mattina dopo essermi svegliata. Riflettevo sull'Avvento e il mio pensiero è stato questo: se Dio non si fosse incarnato noi non avremmo mai saputo cosa significa essere degli esseri umani. Solo Lui ci dona il senso dell'umanità. L'uomo intimamente legato a Dio è profondamente umano, sceglie di fare il bene con carità sempre e comunque non badando alle conseguenze, sceglie liberamente la croce: unica via per accettare la libertà e i limiti propri e del prossimo...sceglie di morire per vivere veramente.
Ieri mi sono posta una domanda: se una persona mi dicesse di essere pronta a dare la vita per me, io come mi sentirei? Mi sentirei di voler vivere per poter diventare una persona migliore..non per meritare questo gesto ma semplicemente perchè il bene ti spinge verso il bene. A dir la verità mi sono convertita proprio perchè il Signore mi ha fatto incontrare un sacerdote che era pronto a dare la vita a Cristo per me. Tutti dovremmo capire che la cosa più importante è dare la vita a Cristo per gli altri, morire a noi stessi per poter sempre accogliere il prossimo. Il prossimo non la può sempre pensare come me e non lo posso pretendere come, d'altro canto, non posso pretendere di capire sempre tutto! Chiudersi nella propria idea anche, se giusta, ci rende dei perfetti Ponzio Pilato! Ho scritto chiudersi non mantenersi! Mantenersi nel bene è giusto ed è carità, chiudersi è egoismo, idolatria, superbia ecc. Ricordiamoci cosa disse Gesù a Pilato: «Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più grande» (Gv 19,11).