giovedì 6 dicembre 2012

La mangiatoia degli eroi scomodi


Fior di teologi e mistici hanno parlato della mangiatoia/grotta/capanna (chi più ne ha più ne metta!) in cui è nato Gesù…ultimamente anche il Papa ha detto la sua scrivendo che non c’erano il bue e l’asinello! Insomma l’unica cosa certa è che Gesù è nato e che faceva freddo, molto freddo! Non si è certi neanche della data del 25 dicembre…anzi se uno prova a dire ad un teologo qualsiasi che Gesù è nato il 25 dicembre, si rischia di essere considerati degli ignoranti! Ma a noi queste cose non interessano poi tanto.
Gesù è nato! e l’evento è considerato, sia dagli atei che dai credenti, talmente importante che ancora oggi ci riferiamo alle date storiche dicendo “prima di Cristo (a.C.) o dopo Cristo (d.C)”…l’anno in cui è nato Gesù è l’anno “0”. Gesù, Dio, incarnandosi, entra nel tempo e nello spazio…quello “0” indica un evento senza precedenti, un inizio di qualcosa di straordinario che chiude un ciclo e ne fa nascere un altro… un evento che toglie il fiato!
Avete presente quando siete colti dallo stupore? Sentiamo un tocco al cuore e poi tutto in noi si fa silente…se potesse, si fermerebbe anche il cuore per non disturbare quell’attimo! Tutto tace in quella notte…chi parla sono gli Angeli. Lo stupore dei presenti è tale che ogni gesto si ascrive in un atto “liturgico”…e il cuore adora in silenzio…c’è stato dato un figlio…il Figlio di Dio…
Dio permette che Suo Figlio nasca in una mangiatoia (a me piace pensare alla mangiatoia) vuota, fredda e oscura… come mi diceva la persona che mi dirige spiritualmente, quella mangiatoia siamo noi ma spesso la riempiamo di tante cose inutili. Riempiamo questa mangiatoia con le passioni, gli attaccamenti, con gli idoli ma anche con cose belle che però non servono perché Dio ha scelto di nascere in un posto vuoto. Accumuliamo di tutto, anche delle buone azioni che compiamo pensando di renderci più belli/idonei/degni…ma a Dio non importa. Questo non vuol dire che non dobbiamo compiere il bene ma solamente che non dobbiamo ricordare di averlo compiuto (non sappia la tua destra ciò che fa la tua sinistra) perché tutto il bene viene da Dio. Ci sono dei momenti, vi auguro di provarli, in cui ci sentiamo veramente belli perché Cristo abita in noi: è Lui la nostra bellezza! Per quante opere sante possiamo compiere per Grazia, nessuna sarà mai bella quanto Dio stesso che abita in noi. Per quanto cercheremo di rendere più bella e confortevole la nostra mangiatoia, non riusciremo mai a darle quello splendore, quella purezza, quella pienezza che solo Dio può donarle. Gesù è nato nel vuoto per riempirlo. Gesù è nato nel buio per portare la luce! Il buio rappresenta “i nostri luoghi” nascosti, le ferite dimenticate o di cui non desideriamo parlare, le nostre cattive abitudini che ci teniamo per noi (gli altri ci devono vedere perfetti oppure delle grandi miserie…ma le miserie da mostrare le scegliamo noi!)…ci dimentichiamo che non esiste un luogo, un nostro pensiero che sia sconosciuto a Dio (sia in noi che fuori di noi!). Gesù conosce tutte le nostre “brutture” ma ci ama talmente tanto che, per non avvilirci con un giudizio, a scelto di dare la vita affinché noi fossimo incoraggiati ad andare da Lui per farci guarire. [invece di giudicare un fratello scegliamo anche noi di salire sulla croce! Diventeremo impopolari, pochi capiranno, resteremo soli e soffriremo fino a morire per questo…saremo costretti a chiedere a Dio ogni giorno una ragione per vivere ancora…ma saremo liberi e troveremo la pace e la gioia nella verità dell’Amore crocifisso. Tutto serve per la salvezza delle anime! Evviva Dio! Il Padre sarà con noi e avremo sempre il Suo calore].  Siamo onesti con noi stessi, con Dio e con chi ci dirige perché nel Vangelo è scritto che non c’è niente di nascosto che un giorno non sarà svelato…meglio che questo avvenga presto altrimenti perderemo tempo, anni inutilmente e soprattutto non saremo felici. Mostrarci a Dio per quello che siamo e supplicarlo affinché ci guarisca, significa volersi bene, significa credere in Dio, significa amare il prossimo, significa essere degli eroi scomodi con se stessi e con gli altri [morire a se stessi richiede tanta grazia, eroismo e un amore profondo].

Faceva freddo in quella notte beata e Gesù bambino piange…piange: perché tutti i bambini appena nati piangono; piange: per il cuore chiuso e freddo degli uomini; piange: perché sa che pochi cuori lo accoglieranno; piange: perché sente freddo…eppure sceglie di nascere in questo freddo. Gesù bambino piange ma non è solo…ha un conforto: Maria e Giuseppe. La Mamma lo seguirà fino alla fine. Nella mangiatoia ci sono 3 persone e quindi ci tocca fare più spazio in noi…se poi pensiamo alla moltitudine di Angeli e ai pastori, troppo abbiamo da sgombrare! È come fare un trasloco! Approfittiamo di questo tempo di Avvento per togliere di mezzo tutto, fino a rimanere vuoti con la certezza che saremo presto riempiti dal Signore…solo Lui conta, solo Lui rende bella la casa…solo Lui ci fa belli, ci rende felici e ricolmi di pace.

Nessun commento:

Posta un commento