lunedì 4 aprile 2011

Affettività (terza parte)

In questi giorni ho cercato di darmi una risposta alla seguente domanda: Cristo come ha vissuto l'affettività? Dato che è Lui in nostro modello abbiamo il dovere e la necessità di confrontarci con Lui e di imparare quale sia il modo più salutare, più vero, più giusto di vivere l'amore. Leggendo il Vangelo più attentamente ci rendiamo conto che Gesù sulla terra ha amato veramente l'uomo e addirittura sono gli stessi "nemici" di Gesù che lo riferiscono apertamente:"Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: «Dove l'avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Vedi come lo amava!» (Gv 11,33-36). Si, il Gesù che è entrato nella nostra storia, ha amato Lazzaro, si è commosso quando ha visto una madre in lacrime che andava a seppellire il figlio e lo ha risuscitato; si è commosso quando a Betsàida gli condussero un cieco: "Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano». Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa (Mc 8, 23-25);e l'episodio della Maddalena? Veramente il Vangelo è intriso dell'umanità e della divinità di Cristo! Quanta delicatezza nel toccare le ferite dell'uomo!36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37 Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; 38 e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.
39 A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice».44 E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45 Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. 46 Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. 47 Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. 48 Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». 50 Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!». ( Luca cap 7). Gesù non la giudica, la ama: ama un'umanità degradata che desidera rialzarsi! E ancora:"Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto" (Mt 8,5-8)..il centurione non si sente degno di ospitare Gesù come il pubblicano che non riesce a guardare Dio perchè sa di essere un peccatore...ma poi cosa accade? Gesù forse giudica il centurione? No...anzi lo ammira! E il pubblicano? Se ne va  giustificato e, oserei dire, perdonato! Mentre l'uomo non "vede l'ora" di condannare, Dio non "vede l'ora" di perdonare! Perchè l'uomo condanna? perchè vuole dimostrare di essere migliore degli altri e infatti, per giudicare, non ha come termine di paragone Dio ma se stesso! Dio perdona perchè ama e noi dovremmo imparare a fare altrettanto. Per perdonare l'altro abbiamo bisogno di perdonare prima noi stessi, di non giudicare le nostre azioni ma di amarci per quello che siamo: una miseria infinitamete amata da Dio! Siamo amati perchè siamo Suoi figli...

Nessun commento:

Posta un commento