martedì 16 agosto 2011

Se il chicco di grano non muore...3

Eccoci al terzo post che tratta questo argomento... forse alcune delle parole che leggerete potrebbero risuonare un pò dure nelle vostre orecchie ma è proprio questo che deve accadere! Dobbiamo scontrarci realmente con le parole di Gesù, ribellerci, arrabbiarci, lamentarci e infine accettare che ciò che è scritto è la Verità...solo allora saremo capaci di dire: Signore da chi andremo? solo tu hai parole di vita eterna!
Seguire Gesù non è un gioco ed è Lui stesso che ce lo dice: "chi vuol seguire me prenda la sua croce e mi segua", "chi vuol salvare la propria vita la perderà e chi la perderà la troverà", "chi non odia il padre e la madre e persino la sua vita, non è degno di me" e se sbagliamo Gesù è sempre pronto a risollevare il nostro spirito anche con frasi dure " Vattene via satana! tu pensi secondo gli uomini e non secondo Dio!". Dio è misericordioso e buono, Dio è amore...ma questo amore è esigente, vuole le nostre attenzioni perchè infine desidera ardentemente renderci liberi, farci santi e immacolati per entrare nella gloria. Inizialmente sembra così facile seguire Gesù (potete dare un'occhiata al post dal titolo "il viaggio") ma poi ci si accorge che è un cammino difficile che non possiamo fare da soli: abbiamo bisogno di Dio e di un padre spirituale per non farci troppo male. Durante il secolo scorso, purtroppo, molti sacerdoti si sono soffermati a parlare del timore di Dio dandone una definizione forse errata, forse esagerata...parlavano spesso della morte, delle punizioni, dell'inferno ecc. Ora siamo passati, per "vendetta" o "riscatto", a parlare di un Dio misericordioso che giustifica tutto. Siamo passati dalla padella alla brace! Dio è amore e misericordia ma è anche giustizia e non ce lo dobbiamo dimenticare! Dio è giusto e compie ogni giustizia con misericordia. La croce, per quanto possiamo usare parole splendide per non turbare la gente, per non spaventarla, è sempre un martirio! Gesù non ci invita a fare una scampagnata! L'unica certezza che abbiamo è che seguiamo il Figlio di Dio avremo la vita eterna, ci sentiremo liberi, impareremo ad amare rettamente, sperimenteremo una gioia e una pace che non appartengono a questo mondo, in una parola: ci sentiremo beati già in questa vita terrena.
Ed ora un pò di esempi pratici.
Il capo ufficio vi fa irritare ma voi eroicamente rimanete in silenzio tenedovi però la rabbia dentro. Basta questo per morire a noi stessi? no! Questo è solo il primo passo e ci costa assai! Il secondo passo è lasciare che Gesù trasformi questa rabbia in gloria. Come? uno: parliamo con Gesù come ad un amico (non andiamo a lamentarci con gli altri colleghi!), lamentiamoci con Lui se ci fa sentire meglio e poi lasciamo che sia Lui a parlare e ad agire. Dio ci difenderà e ci aiuterà sempre, alcune volte risolverà i problemi, altre volte ci darà la forza e la pazienza per sopportarne il peso. Dio non ci abbandona mai! e ci dobbiamo credere!
Le sofferenze più grandi non le subiamo dagli estranei ma dalle persone che amiamo. Tranquilli Gesù ha subito anche questo: Giuda lo ha tradito con un bacio. Tutti ci soffermiamo su Giuda il traditore ma nessuno pensa alla madre di Giuda. Cosa avrà provato quella donna sapendo che il frutto del suo ventre di è dannato, condannato da solo? Che ha ucciso il Figlio di Dio e si è impiccato? Tremo di paura e angoscia al solo pensiero anche se so che il Signore le sarà stato accanto nel suo martirio. Il dolore di questa povera donna appartiene a tutte le madri che vedono morire i propri figli per la droga, l'alcool, che li vedono frequentare bande armate ecc. Vedere un figlio sfiorire e sentirsi impotenti. Queste sono croci enormi ma Gesù ci offre un'arma: la preghiera incessante e incensante: il profumo della nostra preghiera deve salire a Dio e ritornare come balsamo sulle ferite di questi nostri fratelli.

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